L’assemblea sindacale del Liceo ‘E. Amaldi’, svoltasi il 4/11/14
- Dettagli
- Categoria principale: R.S.U
- Categoria: a.s. 14-15
- Pubblicato: Sabato, 08 Novembre 2014 10:39
- Scritto da Administrator
- Visite: 525
L’assemblea sindacale del Liceo ‘E. Amaldi’, svoltasi il 4/11/14, fa suo il documento che è stato approvato all’unanimità dal Collegio Docenti del medesimo istituto il giorno 3/11/14; in esso si evidenziano gli aspetti didattici su cui convergono le perplessità o le proposte alternative del collegio stesso.
Nello spazio dell’assemblea sindacale si ritiene opportuno integrare gli aspetti più strettamente connessi con la definizione contrattuale del personale della scuola.
Preliminarmente l’assemblea osserva che il blocco degli scatti stipendiali previsti dal contratto collettivo nazionale ha di fatto violato unilateralmente il contratto stesso, la cui validità è stata così molto relativizzata. Si è trattato infatti della violazione di un diritto acquisito, la lesione quasi di un diritto costituzionale. Ma si è trattato soprattutto della violazione di un sistema di regole finora condivise.
Per quanto riguarda gli aspetti strettamente sindacali, trattati o omessi nel piano della Buona Scuola, si osserva che:
- 1.risulta inqualificabile l’assenza della figura degli ATA, che tanto contribuiscono al successo della scuola, collaborando alle attività di vigilanza e assistenza, alle assolutamente necessarie attività amministrative, all’assistenza tecnica nei laboratori. Il piano esalta l’attività laboratoriale, ma non prevede personale tecnico a coadiuvarla; intende eliminare l’assistenza amministrativa con l’assolutizzazione delle procedure digitalizzate, fingendo che il contributo dell’impiegato di segreteria risulti a quel punto superfluo. L’accenno più puntuale dedicato agli ATA è nell’auspicata revisione degli scatti stipendiali e nella prospettiva che i docenti anziani potranno assumere la funzione dei assistenti amministrativi. Tutto ciò ci appare inaccettabile, perché lesivo della dignità e della professionalità dei lavoratori!
- 2.intendiamo evidenziare che le linee insite nel CCNL, nella parte normativa, per quanto riguarda l’impegno dei docenti, sono in sintonia con il compito che la scuola statale deve avere. Infatti le norme prevedono la trasmissione dei saperi, ma anche il confronto e la collaborazione per poter consentire strategie che permettano agli studenti, provenienti da situazioni di partenza differenziate, l’accesso a competenze che non siano solamente contenutistiche, ma che corrispondano anche a valori pertinenti a futuri cittadini consapevoli dei loro doveri e diritti.
- 3.non ci sembra esaltante che la scuola diventi a tutti gli effetti un’azienda in cui far fruttare investimenti privati e in cui l’utenza sia equiparata ad un mercato da soddisfare e conquistare. Infatti, la finalità di un’azienda è quella di contabilizzare utili, mentre la scuola serve a formare il cittadino in modo pieno, nelle sue competenze, nella sua abitudine alla democrazia, nella sua attitudine alla partecipazione sociale, nel miglioramento dei suoi mezzi culturali per la comprensione della realtà che lo circonda. Ed inoltre non ci appare migliore una scuola competitiva, in cui i docenti debbano concorrere per una retribuzione maggiore. Ciò soprattutto se consideriamo che neanche premiando il solo 66% di docenti si recuperano gli scatti stipendiali già contrattualizzati. Se rispettassimo il contratto nazionale il salario dei docenti risulterebbe più dignitoso, ma invece esso è stato bloccato fino al 2019; quindi, il riconoscimento retributivo offerto nel piano della Buona Scuola a soli due terzi dei docenti, altro non è che un ulteriore impoverimento di investimenti. A ciò si aggiunga la costante diminuzione dei fondi dedicati alla scuola. Non crediamo che la scuola possa divenire “buona” limitando ancora le risorse a sua disposizione.
Molti altri aspetti destano nel personale riunito in assemblea delle perplessità, ma riteniamo opportuno limitarci ai tre punti su esposti.
L’assemblea delibera di rendere pubblico al più presto il presente documento.